Cinisi. Rientra la protesta degli operai dell’Ato Pa 1, ma restano i dubbi

Sono 104 gli interinali che hanno incrociato le braccia per qualche giorno

Hanno ripreso a lavorare già da questa mattina i 104 operai interinali dell’Ato rifiuti Palermo 1, fermi da qualche giorno per protestare contro il ritardo nel pagamento della mensilità di gennaio. Nel corso di una riunione convocata nella sede di Cinisi, su richiesta dei sindacati di categoria, hanno ricevuto rassicurazioni dal commissario liquidatore Antonio Geraci che già da due giorni le somme necessarie sono state versane nelle casse della società Temporary. Ma alla base dello stato di agitazione degli operai c’è in realtà il timore di perdere il posto di lavoro non appena saranno avviati i progetti sperimentali. Una situazione che sta provocando apprensione alle tante famiglie che vivono grazie a questo stipendio. Nonostante la delicatezza del momento, alla riunione erano presenti solo tre dei dodici sindaci (quelli di Terrasini, Cinisi e Isola delle Femmine e un assessore di Carini), i quali non hanno potuto fornire indicazioni precise su cosa accadrà non appena la gestione dei rifiuti passerà al nuovo gestore. Del resto la complessità del sistema legislativo lascia spazio a tanti interrogativi. Tra l’altro, come se non bastasse, la ditta che si aggiudicherà l’appalto della Regione potrebbe decidere di non mantenere gli attuali livelli occupazionali. Tutto ruota, dunque, attorno al futuro dei progetti presentati dalle aggregazioni di comuni. “Anche in questo caso però, – dice l’avvocato Antonio Geraci – non è chiaro se questi progetti saranno approvati dagli uffici regionali”. Intanto rientrata la protesta, i sindacati non si arrendono e stanno studiando nuove forme di lotta.

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